Le elezioni sono terminate, si fa
per dire, ma non si sono certo sopite le polemiche. Sono giorni che la gente
discute sul risultato delle elezioni ed è evidente che l'Italia è divisa in due:
chi odia Berlusconi e chi non conosce Prodi. Quello che mi
stupisce ancora dopo molti giorni, anzi dopo molti anni perché la diatriba è
nata già all'indomani della decisione del Cavaliere di scendere in campo, è
l'odio viscerale che chi ha votato Prodi ha verso il Berlüsca. Vorrei
fare un'analisi "a memoria" del doloroso iter che ci ha portato ad avere l'ex
Mister IRI come potenziale presidente del Consiglio in
carica.
Per dire la verità il Cavaliere
non è stato odiato dal giorno in cui è sceso in campo con la sua banda di
supporters che gridavano "forza Italia", solo Montanelli era particolarmente contrario e non per il futuro dell'Italia
bensì per quello del Cavaliere stesso. A quel tempo la gente si sganasciava,
all'idea che un pirloon baüscia come il Cavaliere scendesse in politica, molti
non lo avevano nemmeno preso sul serio; la sinistra era tutta impegnata a fare
scattare la trappola di Mani pulite e, liquidato l'affaire del povero Libero
Greganti, unico pesce piccolo del vecchio PCI finito più per una svista o per
eccessivo zelo di qualche indagante nella rete di quelli che dovevano essere
falciati, si avviava con il sorriso sulle labbra a dominare l'Italia nelle
elezioni del '94. Il popolo era con loro perché i sondaggi li davano vincenti ed
anche la magistratura più impegnata (in cosa non è chiaro), era con loro. Aggiungiamo anche la schiera dei magistrati dotati del più autentico
spirito moralista all'italiana: cieco e che guarda solo le piccole cose
pratiche, casi di corruzione di una piccola impresa di pulizie etc.: anche
questa moltitudine era con loro.
Bene in questo contesto di caccia all'infido imprenditorucolo lombardo
(curiosamente Mani Pulite ha fatto piazza pulita solo in Lombardia;
probabilmente noi Lombardi siamo i soli corrotti fin dentro nel più profondo
dell'animo!) usciva il Berlüsca. La sinistra era troppo impegnata nella vittoria
prossima ventura per dedicare la sua attenzione a isso
e così compì il suo più grande errore, dei tre poteri istituzionali perse i due
su cui contava di più: l'esecutivo e il legislativo, gli rimaneva il
giudiziario. La rabbia si scatenò fortissima ma, con il solito tatto che distingue chi è cresciuto alla scuola di Stalin, la sinistra
trattenne il fiato ed attese il vertice del G7 per comunicare a Berlusconi il
suo disappunto, sotto forma di avviso di garanzia!!! Carino! un colpo di accetta nella carena della nave su cui tutti
siamo imbarcati il giorno in cui si contratta un grosso carico basato sulla
fiducia, il tutto per fare dispetto al comandante! Dire che è una politica da
deficienti è dire veramente poco. Ma chi è di sinistra
è sicuro che era giusto che così accadesse, se
Berlusconi era un ladro era giusto che gli venisse comunicato in un giorno
qualsiasi: non è certo stata colpa o cinica volontà del magistrato se in quel
giorno c'era il G7. Certo che la vita è proprio strana, come il caso agisca è
veramente curioso, tutta una vita per ricevere un
avviso di garanzia e zac, un evento generato dall'uomo - il giudice -, è più
tempestivo di un intervento divino che ancora oggi non ha colto il Berlüsca e
guarda caso ti capita così proprio il giorno del G7: un caso davvero
fortuito!
Poi le cose si rimisero a posto,
la Lega cadde vittima di Arminio e si venne a nuove
elezioni nel '96, a nuovi governi, molti per la verità, efficientissimi con
mille progetti di riforme di cui si è discusso e concertato ampiamente e
democraticamente per cinque anni: non uno è stato approvato che non fosse
aumento di tasse o aumento di spesa pubblica, nemmeno quello sui farmaci
generici fu approvato.
Poi sono arrivate le tragiche
elezioni del 2001, quelle in cui la sinistra è stata sconfitta, quella sinistra
che ha una base fortissima di gente indubitabilmente onesta, che si interessa di tutto, che si occupa di tutto dal
volontariato alle feste di quartiere, dai giovani emarginati agli extra
comunitari, dalla raccolta di firme allo scrutinio dei voti, dal sindacato ai
rappresentanti di partito nei seggi elettorali, tutte cose di cui la destra non
si occupa, cose che fanne sentire buoni, giusti e democratici coloro che le
fanno. Questa sinistra democratica ha sofferto in questi cinque anni in cui la
legge Biagi ha fatto strage di posti di lavoro a tempo indeterminato, in cui non
ci si è più potuti curare con i farmaci di brand ma con
della roba fatta in chissà quale sottoscala, in cui non si può più avere il
diritto di fare un'analisi prescritta dal proprio dottore e lasciarla lì ad
ammuffire senza ritirarla ed essere puniti, in cui all'Alitalia non sono stati
dati aumenti di stipendio ma addirittura hanno licenziato alcune centinaia di
"lavoratori", in cui sono stati spesi milioni di Euro in inutili opere
faraoniche che il nuovo governo non completerà - ed è per questo che sono
inutili - né pagherà facendo giustamente fallire le imprese che hanno mangiato
alla greppia dei lavori pubblici (vedi periodo centrali Nucleari), imprese di
affaristi senza scrupoli, senz'altro legate al clan del Berlüsca, dove non ci
sono lavoratori, ma canaglie vendute al nemico crumiri che devono pagare per il
tradimento.
Questa sinistra democratica che
attraverso il controllo accurato dei voti è riuscita a
sconfiggere i brogli elettorali della destra, di quella destra che non aveva né
scrutatori né rappresentanti di seggi in oltre 40 000 seggi di quella destra
cogliona e credulona nell'onesta dell'istituto elettorale, che ha dato il voto
ai residenti all'estero, di quella destra che ha saputo ridare voce ai partiti
minori come per il caso dei Radicali e che proprio dal loro Leader, ormai
vetusto e debilitato nel suo senso di autocritica dal suo narcisismo eroico ed
asceta, è stata insultata con una veemenza ed un astio davvero encomiabile tanto
da fare scendere il partito radicale dal primo posto nelle mie preferenza
all'ultimo fino a quando non si libererà di Lui, questa sinistra ha vinto le
elezioni con uno scarto di pochi voti, meno di un voto per ogni seggio
elettorale che fosse privo di rappresentanti della destra.
Non veniamo a raccontarci delle
storie: chiunque nella vita abbia fatto lo scrutatore, o il rappresentante di
seggio o abbia avuto un amico che lo abbia fatto SA PER CERTO che la sinistra è
sempre riuscita ad annullare voti agli oppositori e conteggiare a proprio favore
schede che erano nulle o bianche e non solo una per
seggio, ma almeno una per seggio.
Se la destra è stata così cogliona
da non sapere cogliere la vittoria cui aveva diritto è giusto che sia la
sinistra a - si fa per dire - governare; ma invito la
sinistra, incluso tutto il suo elettorato esultante della propria "vittoria" ad
avere almeno il pudore di levarsi l'effige e la dicitura di democratico in cui
sempre si ammanta. Ha vinto e basta, ma non ha vinto la democrazia, e tanto meno
hanno vinto i democratici. Alla terza tornata Stalin è risorto e sono risorti i
suoi metodi: la conquista del potere, non la democrazia, è il vero ideale, fine
che guida la sinistra e fede ch'è loro nata in cuor!
L'Italia, non dimentichiamoci, è il paese del calcio e del tifo: "il rigore non c'era, l'arbitro ha comunque fatto bene a darlo
perché abbiamo vinto noi e comunque gli altri non lo meritavano". Non so quando
lo aboliremo!
Questo popolo di tifosi della
propria squadra di calcio e del proprio partito fa solo
pena; ho terribile pena per il paese in cui cerco di vivere e in cui cerco di
avere un futuro. Ma la gente è impazzita vuole difendere i lavoratori abbattendo in un
periodo di crisi l'imprenditoria che crea posti di lavoro e costruirà una
fortezza per i lavoratori dipendenti assolutamente inespugnabile dai
disoccupati. C'è il caro petrolio e il nostro paese cerca di uscire dalle
forniture privilegiate dell'Iraq, non ha energia ma non la vuole produrre se non
con il fotovoltaico. Continuo a chiedermi se le industrie del settore - e io
sono portato a crederlo - sovvenzionino i nostri ecologisti che non vogliono
l'eolico: i nostri Verdi non vogliono l'eolico perché è antiestetico e
pericoloso per i migratori ma ha un rapporto di Costo Energetico di Costruzione
CONTRO Resa Energetica di Produzione di 1 a 80; loro optano per il fotovoltaico che è molto più delicato e
danneggiabile ad esempio dalla grandine, richiede manutenzione come la pulizia
dei pannelli dalle sabbie sollevate dal vento e soprattutto richiede la
DESERTIFICAZIONE delle aree su cui deve essere impiantato, quanto di più
ecologico ci sia. Mediamente viene ripagato dopo oltre
3-4 anni di esercizio e diventa obsoleto ed inefficiente in 8-10! Sono quasi
dispiaciuto che quest'inverno non sia venuto a mancare
il gas siberiano dalla grande madre Russia e non si sia patito il freddo, noi
che amiamo i 24-26°C in casa (quanti ecologisti vivono in appartamenti
surriscaldati?) ma accadrà il prossimo inverno con la sinistra al governo. In
ogni caso, quando la gente barbellerà di freddo, darà prima la colpa a
Berlusconi e cercherà di scaldarsi con il rogo che verrà innalzato ad Arcore, poi darà la colpa agli Americani e
si scalderà al fuoco della loro ambasciata, poi darà la colpa ad Israele che già
da tempo avrà ritirato la sua delegazione; e anche quando sarà finito tutto il
carburante politico disponibile MAI e poi MAI riconoscerà - che dico
riconoscere: capire - di avere la responsabilità per le scelte da beoti del
passato fatte nel campo energetico: di non avere voluto l'energia nucleare e la
libertà parziale dal petrolio.
L'ecologia in Italia non è un
ideale, è un potere di veto al lavoro degli altri, è la nuova inquisizione
contro il progresso, che si scaglia contro Galileo e alla quale inchinarsi, è il
ricatto imposto alla tecnologia, in nome del progresso, è la divinità pagana a
cui sacrificare per avere in cambio l'allungamento della propria inutile vita
di inquinatori egoisti.
Signori che avete votato la
sinistra, siete sicuri di cosa stavate mettendo in gioco, aldilà delle belle
parole forbite e altisonanti, quando eravate nella cabina elettorale? Io, e con
me i riottosi di sinistra che mai
avrebbero votato per un Prodi molto più malvisto del
"disonesto" Berlusconi e senz'altro tutta la destra, speriamo vivamente che
abbiate avuto e avrete ragione voi e che il governo precedente abbia realmente
sbagliato tutto. Ma sono sicuro che ciò che è stato fatto negli ultimi cinque
anni diverrà un alibi per tutti gli errori e gli sprechi che verranno commessi da oggi in poi e che questo permetterà a
chi governerà di avere mano libera per compiere disastri quanto nessun altro ha
mai avuto prima d'ora. Del resto Berlusconi ha costruito Mediaset, Prodi ha smembrato IRI: il Lupo perde il pelo, ma non perderà il
vizio!
SUA QUISQUE FORTUNA DISRUPTOR
EST
UBI DESERTUM FECERUNT ECOLOGICUM
APPELLABANT.
Corriere della Sera Martedì 15
Safar 1457 terza pagina: LE NIPOTI DELLE FEMMINISTE DI 50 ANNI FA OGGI INDOSSANO
DISINVOLTAMENTE IL CHADOR