22 feb 2012

Il mio Voto al Governo Monti

Il mio voto al governo Monti è: se penso ai danni che sta facendo all'economia 10, se penso alla sua capacità di guidare una nazione 3.
Ho già scritto un po di cose sul mio blog e continuo ad essere molto preoccupato del suo stile finanziario monetarista che, per chi non è esperto, sta al capo opposto, come approccio al buon andamento di uno stato, dell'approccio economico.

Gli Idioti che si appagano della Stampa Estera!
A tutti coloro che utilizzano, come riprova della qualità o della scarsezza di un'azione di governo, la stampa estera chiedo se credono veramente che i giornali stranieri possano approvare un'azione dura dell'Italia nei confronti loro? Facciamo un'ipotesi: Berlusconi invece di appoggiare l'attacco alla Libia, avesse invece mandato dei caccia a difesa di Gheddafi. Noi avremmo avuto del petrolio a più basso prezzo e la Francia e l'Inghilterra avrebbero aggredito Berlusconi, forse sarebbero riusciti persino a provare che è collegato al gruppo Odessa. Questo non avrebbe fatto di lui un nazista, ma un oppostiore delle politiche espansioniste di tali paesi.
Non dimentichiamoci che anche se siamo all'interno della UE, l'espansionismo nazionale esiste ancora, anche a scapito delle nazioni "sorelle".
Quindi piantiamola di fare da cassa di risonanza a chi ci vuole più deboli: siamo una nazione di pavidi e servi dei potenti, ma che, pur di fare dispetto alla parte politica avversa, fanno anche da portabandiera degli interessi delle altre nazioni, una cosa proprio da Idioti che accade in continuazione in Italia e la cui vera ragione è: ci vergognamo di ciò che ci dicono che siamo perché sappiamo perfettametne di essere sempre in bilico tra il chiaro e lo scuro.
Il debito pubblico.
Monti è legato a chi vuole che l'Italia restituisca subito il suo debito verso l'estero, e non a chi vuole che l'Italia ritorni ad essere una nazione prospera e forse ce lo chiedono non perché ci vogliano abbattere, ma perché, temo, ci credano più alla nostra capacità di ripresa.
Ergo, è vero che stiamo diventando credibili monetariamente, ma stiamo distruggendo l'ultima industria ancora disponibile sul patrio suolo con tasse e completa inazione sul piano produttivo. Sapete che nel PIL c'è una percentuale altissima di fatturato relativo a affari verso lo Stato, e questa parte non è propriamente produzione ma spesa?
E' esattamente questo che vogliono i supporter di Monti?
Nulla, assolutamente nulla, è stato fatto invece per perequare i privilegi della classe impiegatizia statale e ssimilabili al reale stato dell'economia italiana: non un taglio né di posti né di stipendi, non una rettifica alle "pensioni baby", non una riduzione di privilegi o una internalizzazione degli oneri (pensiamo agli affitti vantaggiosissimi di molti dipendenti dello stato ad esempio).
L'alternativa a Monti
C'è un'altra possibilità di scelta: mettere al governo quelli che aumenterebbero la spesa pubblica, o quelli che metterebbero sulla forca i disonesti. Siamo sicuri che proprio costoro sapranno governare?
Allora se nessuno di questi va bene, chi sceglieremo la prossima volta alle elezioni (sempre che ci saranno ancora)?
Il problema non è quindi chi è al governo, ma il modo con cui possiamo dirigere la politica parlamentare: non ne abbiamo la minima possibilità, perché siamo ormai in quello che Pannella (che non amo per nulla) chiama partitocrazia.
  • Siamo governati da un teorico della finanza monetaria (cioè del gruppo di coloro che scommettono contro l'economia)
  • Abbiamo un parlamento di vassalli di segreterie politiche/gruppi di interesse (non importa il colore, perché fondamentalmente sono gruppi di potere affaristico e non più ideologico), e costoro sono scelti tra coloro che urlano più forte e non tra coloro che sono capaci
  • I ministeri funzionano secondo l'umore dei suoi dirigenti che agiscono indipendentemente dal volere del governo (salvo forse solo ora con Monti che è un vero potere forte)
  • Abbiamo una magistratura che fa principalmente di tutto ma non il lavoro che una nazione civile si aspetta
  • Abbiamo delle banche che non possono fallire e nemmeno rimuovere i dirigenti che possono averle danneggiate
  • Abbiamo una classe intellettuale che si occupa di tutto (finanziamenti, fama locale, cadreghe, politica, etc.) salvo di generare continuità nella cultura (che tra due decenni sarà ormai completamente sparita)
  • I giornalisti ormai non fanno più giornalismo e non esercitano più il controllo dell'operato dei poteri forti, ma ne sono diventati servi fedeli e accondiscendenti.
Ma ci credete veramente che il nostro sia un paese civile? forse solo per quella parte di Italiani che ancora riescono a mantenersi corretti gli uni con gli altri, per coloro che fanno le code e che si fermano ai semafori. Su quelli possiamo ancora contare.
Homo novus
Siamo in realtà un passo già oltre il baratro. Siamo passati dall'epoca dell'homo novus Caio Mario (il Berlusca) all'epoca dell'aristrocratico Silla.
Andate a rileggere la storia di Roma repubblicana per sapere cosa accadrà nei prossimi venti anni!                   
          

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